coreografia, con: Teodora Castellucci
composizione corale, voci: Adam Sherry e Sam Sherry / A Dead Forest Index
suono: Demetrio Castellucci
assistenza alla coreografia: Agata Castellucci
drammaturgia: Vito Matera
realizzazione costumi: Guoda Jaruseviciute
produzione: Societas
con il sostegno di: progetto MUSE/ compagnia B
in collaborazione con: Festival Danza Urbana e Festival Città delle Cento Scale
La solitudine è un aspetto costituente del mestiere del pastore. Gli permette un’immersione interiore totale, un lieve allontanamento dal visibile. I suoni udibili si assorbono in un nuovo silenzio, i pensieri si formano in modo assoluto. Gli animali da custodire diventano l’unica possibilità di astrazione dal sé, di cura o di affetto. Quando i pastori cantano, per intonarsi imitano il vento o il belato della pecora o della mucca. E attraverso la poesia cantata trasmettono una storia passata, tramandando la cultura in modo orale generazione dopo generazione. La risalita lungo il tempo però non abbandona la realtà attuale, si distacca solo dal mondo visibile. La storia che i pastori poeti cantano si potrebbe intendere come un tentativo di decifrazione dell’invisibile, che avviene attraverso una discesa nel sé, una geografia del soprannaturale.
Dewey Dell è una compagnia di danza e performing arts attiva dal 2006 e ora composta da Teodora Castellucci, Agata Castellucci, Vito Matera, e dal musicista Demetrio Castellucci. La ricerca coreografica è ispirata dalle immagini della storia dell’arte e dai comportamenti del regno animale. Ha prodotto lavori di danza che intersecano forme d’arte diverse, portando avanti altre linee di sperimentazione nell’ambito della performance musicale e del video. Nel 2023 ha debuttato con “Le Sacre du Printemps” con le musiche originali di Igor Stravinsky che ha vinto il premio DANZA&DANZA come “produzione italiana”.
18 luglio / Teatro Félix Guattari - in collaborazione con Crisalide Forlì festival
Masque teatro
LUCE
con: Eleonora Sedioli
tecnica: Angelo Generali
elettronica: Matteo Gatti
ideazione e macchine: Lorenzo Bazzocchi
produzione: Masque teatro
Nella duplice natura riverbera la sua essenza.
Performance per Tesla Coil e CO2
La performance vede una danzatrice e due Tesla Coil duettare, la prima posta su un alto piedistallo metallico, le seconde, l'una di fronte all'altra, ad amplificare la cornucopia di fulmini e saette che da esse promana.
Le due Tesla coil, costruite da Masque, seguendo fedelmente le linee di progetto originali del grande scienziato serbo-americano Nikola Tesla, non sono altro che due potentissime ricetrasmittenti di energia libera presente nel medium circostante. Le scariche disruptive di energia elettrostatica sono innocue per l'organismo umano avendo esse altissima frequenza e caratterizzate da quell'effetto pelle (skin effect) che le fa circolare solo alla superficie dei corpi conduttori.
LUCE è liberazione dell’atto. LUCE è una bestia favolosa. Il corpo e quindi il suo avatar, la figura evanescente, traggono dalla forma serpentina del fulmine la loro ispirazione. Nella contorsione la figura cede ad un movimento enigmatico, senza inizio, né fine. La pericolosità della postura - la figura è sospesa su un totem a cui dardeggiano macchine di fulmine - è condizione di levità e nel contempo di forza. A lei non si richiede altro: funzionare, sempre.
Masque teatro nasce nel 1992. La forza visionaria del loro teatro si esprime nel complesso dialogo che la compagnia sviluppa tra il discorso filosofico, la creazione di prodigiose architetture sceniche e il fondamentale ruolo della Figura. Alcuni spettacoli hanno aperto una possibilità che identifica non solo una cifra stilistica ma una nuova modalità produttiva ed una innovata relazione con il pubblico. Prigione detto Atlante (Myfest-Glasgow, 1994), Coefficiente di Fragilità (Triennale di Milano, 1998), Omaggio a Nikola Tesla (Bitef Festival, Belgrado 2003), Materia cani randagi (Nobodaddy-Ravenna 2009) e Just Intonation (Festival di Santarcangelo 2011) rappresentano le punte di una ricerca che trova la sua ragion d'essere nella produzione di simulacri, eventi dove materiale e virtuale si fondono per dar vita a originali creazioni. Nel 1997 ricevono il Premio Gabbiano d’argento al Festival Anteprima Cinema Indipendente Bellaria e il Premio Produzione al Festival Riccione TTV.
Nel 2000 ricevono l'Ubu premio speciale della giuria per il progetto Prototipo e nel 2002 il premio Francesca Alinovi all’attività artistica.
Dal 1994 sono ideatori e organizzatori del festival Crisalide.Nel 2014 insieme ai filosofi Carlo Sini e Rocco Ronchi danno vita a Praxis. Scuola di Filosofia.
________________________________________________________________
19 luglio / Arena Eliseo - in collaborazione con Arena Eliseo
Yorgos Lanthimos
POVERE CREATURE!
Dal regista Yorgos Lanthimos e dalla produttrice Emma Stone arriva l'incredibile storia e la fantastica evoluzione di Bella Baxter (Stone), una giovane donna riportata in vita dal brillante e poco ortodosso scienziato Dr. Godwin Baxter (Willem Dafoe). Sotto la protezione di Baxter, Bella è desiderosa di imparare. Affamata della mondanità che le manca, Bella fugge con Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), un abile e dissoluto avvocato, in una travolgente avventura attraverso i continenti. Libera dai pregiudizi del suo tempo, Bella è sempre più decisa nel suo proposito di difendere l'uguaglianza e l’emancipazione.
|