Praxis. Scuola di filosofia
 
         
19-20-21 luglio 2018  
   
NEL SEGNO DELL'UNO      
Forlì
 
       
   
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Docenti relatori

Praxis
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quaderni di Praxis

► 2017. Il possibile e il reale
► 2016. Tecnica e vita
► 2015. Filosofia dell'evento.
L'evento della filosofia
► 2014. Esperienza e verità

Federico Leoni (Università di Verona)
Graziano Lingua (Università di Torino)
Claudio Paolucci (Università di Bologna)


Partecipano ai lavori      

Felice Cimatti (Università della Calabria)
Guido Cusinato (Università di Verona)
Manlio Iofrida (Università di Bologna)
Riccardo Manzotti (IULM, Milano; MIT, Boston)
Sandro Palazzo (PhD Universtà di Bologna)
Rocco Ronchi (Università dell'Aquila)

Philosophy Kitchen (Università di Torino)
Officine Filosofiche (Università di Bologna)
Centro Studi Après-coup (Università dell'Aquila)
Centro di Ricerca Tiresia. Filosofia e Psicoanalisi
(Università di Verona)

 


Da sempre si fa filosofia nel segno dell'Uno, sia che si scommetta sulla  possibilità di  ritrovarlo a fondamento del reale e a cominciamento del sapere sia che se ne contesti  l'autorità  e se ne smascheri la pretesa egemonica. Dell'Uno la filosofia non può comunque sbarazzarsi facilmente se vuole restare fedele alla sua vocazione all'universale. Ma che l'Uno sia incontrato nell'orizzonte del segno fa da subito problema, perché il segno è “due” (relazione) e, forse, anche “tre” (interpretante).
Così l'Uno, il protagonista della filosofia, si fa sintomo, segno di una mancanza che “perturba” il testo filosofico, votandolo ad una incompletezza di principio. L'Uno di cui si registra la mancanza, ora cupamente ora gioiosamente, è anche il sogno della filosofia: è quella pura presenza che la teologia mistica e speculativa collocava al di là o al di qua dell'essere.
Praxis 2018 convoca allora la semiotica, la psicoanalisi e la teologia a misurarsi con il segno, con il sintomo e con il sogno dell'Uno.

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direzione della scuola Rocco Ronchi
organizzazione Masque teatro

PRAXIS
Info ed iscrizioni
info@praxis-scuoladifilosofia.eu

sede dei corsi
Sala Nassirya - Palazzo ex-Tribunale
Piazza G. B. Morgagni n.2, Forlì

 
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2017.           2016.       2015.    
Il possibile e il reale
 
       
Tecnica e vita  
   
Filosofia dell'evento.
L'evento della filosofia
 
 
 

GAETANO CHIURAZZI
GAETANO LETTIERI
GIUSEPPE LONGO
FLORINDA CAMBRIA
GUIDO CUSINATO
MANLIO IOFRIDA
GIOVANNI LEGHISSA
FEDERICO LEONI
RICCARDO MANZOTTI
ROCCO RONCHI

Philosophy Kitchen
Officine Filosofiche
Centro Studi Après-coup
Centro di Ricerca Tiresia

   

FLORINDA CAMBRIA
J. CHRISTOPHE GODDARD
MANLIO IOFRIDA
GIOVANNI LEGHISSA
FEDERICO LEONI
RICCARDO MANZOTTI
ROCCO RONCHI

Philosophy Kitchen
Officine Filosofiche
Centro Studi Après-coup

 
FLORINDA CAMBRIA
ROSSELLA FABBRICHESI
FEDERICO LEONI
RICCARDO PANATTONI
VITTORIO MORFINO
DAVIDE TARIZZO
ROCCO RONCHI
CARLO SINI
      L'evento  non è soltanto l’oggetto privilegiato dell’interrogazione filosofica contemporanea – dal pragmatismo americano alla filosofia deleuziana, passando attraverso il pensiero di Whitehead, di Heidegger, fino alle ricerche in corso di Sini e Agamben – ma è anche il modo in cui la pratica filosofica stessa, dopo l’insurrezione nietzscheana,
è giunta ad auto-comprendersi e a problematizzarsi, trascinando nel gorgo inaugurato da questa vertiginosa domanda l’intera storia dell’Occidente
   
La tecnica è solo una gigantesca protesi dell'esperienza umana? Quali sono i confini che separano la natura dall'artificio?
Ma, soprattutto, si dà realmente questa linea divisoria?
La coscienza e l'automa sono effettivamente due regni separati, e in sostanziale conflitto tra loro, o partecipano della stessa natura? L'atto del vivente e l'operazione tecnica sono tra loro eterogenei oppure si dispongono su un piano di continuità? 
E, infine,  come ripensare una esperienza allargata alla natura, ai suoi processi, e non più confinata alla sola dimensione dell'umano modo d'essere? Come superare quei dualismi (natura-cultura, mente-corpo, tecnica-vita ecc.) che, paralizzando il pensiero, sono all'origine della devastazione del pianeta?
“Che cosa farai dunque della filosofia?
Dove ti volgerai, se non hai una soluzione per questi problemi?”
(Platone, Parmenide, 136 c 6-7
"Il possibile e il reale".
Relatori e partecipanti saranno chiamati a discutere intorno allo statuto del “divenire” che, da sempre, costituisce il problema della filosofia.
È esso spiegabile mediante la celeberrima distinzione aristotelica potenza/atto o richiede l'elaborazione di un nuovo quadro categoriale? Quale parte ha avuto nella genesi della metafisica la scoperta di una dimensione incommensurabile con quella della attualità, della presenza e della determinatezza? Che insegnamento trarre dalla considerazione dei sistemi viventi nei quali la storicità gioca un ruolo essenziale mettendo in questione ogni ipotesi deterministica? Che contributo può dare la  riflessione teologica, con particolare riguardo alla formula trinitaria, all’intelligenza del divenire?
 
   
         
     
2014.        
Esperienza e verità  
 
 
FLORINDA CAMBRIA
FEDERICO LEONI
ROCCO RONCHI
CARLO SINI
«Esperienza e verità» è il tema scelto per il primo corso della Scuola. Esso evoca l’ispirazione centrale che ha guidato nei secoli il cammino della filosofia e che ha alimentato il suo fondamentale contributo alla edificazione di un sapere condiviso: un sapere che nasce nel tempo storico e secondo differenti configurazioni ed esperienze sociali, ma che sempre di nuovo ripropone, oltre e al di là di ogni particolarismo, la questione essenziale della verità. Sempre di nuovo (immer wieder) la ricerca filosofica persegue infatti il problema del senso globale del vivere, sollevando una domanda di verità nel cuore stesso dell’esperienza quotidiana di tutti, in dialogo con i saperi particolari delle scienze e delle tecniche, con le ideologie e con le fedi religiose, ma anche con una propria radicale autonomia di finalità e di metodo.
In conformità al tema, i seminari della Scuola muoveranno dalla proposta di alcune pratiche filosofiche esemplari, per incamminarsi poi sulla via di un rinnovato e personale incontro con le figure, attraenti e insieme perturbanti, che l’evento e il problema della verità assumono nel nostro tempo.